“Provando e riprovando”. Era il motto dell’Accademia del Cimento, fondata nel 1657 a Firenze da Leopoldo de’ Medici. Un’accademia scientifica, nata dal mecenatismo avanguardista e cosmopolita della “corte” medicea, con l’obiettivo di ampliare e divulgare l’approccio sperimentale di Galileo, fondamenta della scienza moderna.
Oggigiorno, diverse “dottrine” di business, soprattutto d’oltre oceano, predicano la sperimentazione come tassello indispensabile della crescita, se non della sopravvivenza aziendale. Probabilmente vero, sicuramente condivisibile. Ma, come abbiamo visto, non dicono nulla di nuovo.
Forse noi italiani, che di business ce ne intendiamo, piuttosto che all’estero dovremo guardare al nostro passato. Non come pensiero nostalgico né, tantomeno, come bussola per il futuro che, com’è noto, ci riserva sempre delle sorprese. Ma come precettore di vita. Perché la vita, ancorchè aziendale, ha comunque dei principi, dei postulati che ne stanno alla base, e che tocca a noi scoprire. Provando e riprovando.
