Il quinto principio di responsabilità sociale delle organizzazioni contenuto nella norma ISO 26000 (Guidance on social responsibility) è il “rispetto dello stato di diritto”.
Il principio è: un’organizzazione dovrebbe accettare che il rispetto dello stato di diritto sia obbligatorio.
Lo stato di diritto si riferisce alla supremazia della legge e, in particolare, all’idea che nessun individuo o organizzazione è al di sopra della legge e che anche il governo è soggetto alla legge.
Lo Stato di diritto contrasta con l’esercizio arbitrario del potere.
È generalmente implicito nello Stato di diritto che le leggi e i regolamenti siano scritti, divulgati pubblicamente e applicati equamente secondo procedure stabilite.
Nel contesto della responsabilità sociale, il rispetto dello stato di diritto significa che un’organizzazione rispetta tutte le leggi e i regolamenti applicabili. Ciò implica che si dovrebbe adottare misure per essere a conoscenza delle leggi e dei regolamenti applicabili, per informare gli operatori (dipendenti e non solo) all’interno dell’organizzazione del loro obbligo di osservare e attuare tali misure.
Un’organizzazione dovrebbe:
⎯ rispettare i requisiti legali in tutte le giurisdizioni in cui opera l’organizzazione, anche se tali leggi e regolamenti non sono adeguatamente applicati;
⎯ garantire che i propri rapporti e le proprie attività siano conformi al quadro normativo previsto e applicabile;
⎯ tenersi informato su tutti gli obblighi di legge; e
⎯ verificare periodicamente la propria conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili.
Che dire? Un principio particolarmente importante in un paese, Totò insegna, che ha elevato la truffa al livello dell’arte. E non è colpa solo delle leggi “ad personam”.