LA VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ

“Il processo di valutazione della conformità dimostra se un prodotto, servizio, processo, dichiarazione, sistema o persona soddisfa i requisiti pertinenti. Tali requisiti sono stabiliti in standard, regolamenti, contratti, programmi o altri documenti normativi.”

Questa è la definizione che la ISO dà della valutazione della conformità (https://www.iso.org/conformity-assessment.html). Inoltre, nella stessa pagina, chiarisce il concetto di certificazione:

“La certificazione è la fornitura, da parte di un organismo indipendente, di un’assicurazione scritta (un certificato) che il prodotto, il processo, il servizio o il sistema in questione soddisfa requisiti specifici. La certificazione è anche nota come valutazione di conformità di terze parti. L’ISO non fornisce la certificazione o la valutazione della conformità.”

Se la ISO non certifica, allora chi lo fa? Ci sono i cosiddetti “enti di certificazione” o “organismi indipendenti”, come li chiama la ISO, che sono pagati dall’organizzazione (società o ente pubblico) che si vuole certificare.

Il valutatore pagato dal valutato! Siamo sicuri che sia garantita l’indipendenza di giudizio? La risposta è sì, e il problema non si pone solo nelle certificazioni ISO, ma in tutte le certificazioni in cui è richiesta la presenza di un ente terzo, a cominciare dalle certificazioni dei bilanci, effettuate dalle società di revisione contabile.

E chi garantisce l’oggettività del risultato? Così come avviene per la parte contabile, è l’autorevolezza dell’ente di certificazione che determina o meno lato l’autorevolezza del certificato emesso. Certamente, chi fornisce garanzia, deve essere un garante affidabile: se così non è, ne va di mezzo la sua reputazione e, in definitiva, la sua sopravvivenza nel mercato. Ben viva, nella memoria degli uomini di business, è il caso della Enron Corporation, una delle più grandi multinazionali statunitensi, operante nel campo dell’energia, e il suo fallimento “repentino” nel 2001, che ha trascinato anche la società di revisione, scomparsa dai radar in un battibaleno, per poi tentare di risorgere sotto (neanche troppo) mentite spoglie.

Per cui, quando scegliamo l’ente di certificazione, dobbiamo attingere tra coloro che sono più affidabili e attendibili, anche se questo comporta, durante la visita ispettiva, qualche non conformità in più, a cui dobbiamo porre rimedio.

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