Avere una gestione del business basata su dati oggettivi, affidabili e aggiornati è una di quelle ovvietà di cui non serve neanche parlarne.
La norma ISO9004 (Quality management – Quality of an organization – Guidance to achieve sustained success) ci informa (10.1) che i dati devono essere relativi a:
a) le prestazioni;
b) lo stato delle attività e delle risorse interne;
c) i cambiamenti nel contesto esterno e interno e le esigenze e le aspettative delle parti interessate.
Purtroppo, nelle PMI italiane la realtà è spesso diversa. I dati non sono disponibili o, se lo sono, non vengono utilizzati.
Come si fa a comprendere se l’approccio è data driven oppure no?
Basta porre attenzione al tempo dei verbi utilizzato nel descrivere un determinato fenomeno: se mancano i dati, il tempo, inevitabilmente, è al futuro e non al presente, pur descrivendo un fatto attuale:
- “Quanti sono i ripassi nel reparto verniciatura?” “Saranno il 10%.” “Saranno o sono?”
- “Qual è il tasso di rottura dei prodotti sul mercato?” “Sarà il 3%.” “Sarà oppure è?”
Far capire l’importanza di un approccio basato sui dati, a volte è un’impresa ardua. Ma è un’attività indispensabile: aumenta la consapevolezza della realtà e permette una gestione più basata sulla razionalità che sulla pancia. Presente e futura.