Nel contesto lavorativo moderno, suggerisce lo standard “BS 30416:2023 – Menstruation, menstrual health and menopause in the workplace – Guide“, è fondamentale affrontare e sfatare i miti che circondano tematiche delicate come le mestruazioni e la menopausa. Nonostante siano tematiche che trovano ampio spazio nei media tradizionali e no, molte realtà aziendali restano indietro nel fornire il sostegno necessario alle proprie dipendenti.
Mito 1: La menopausa e le mestruazioni sono argomenti comuni di conversazione – non c’è bisogno di supporto in azienda.
La realtà è che molti dipendenti lottano ancora per trovare sostegno. Non possiamo presumere che tutti abbiano supporto al di fuori del lavoro o che ricevano l’aiuto necessario dai professionisti della salute e/o dal sistema sanitario nazionale.
Mito 2: Il dolore mestruale non è così grave.
Il dolore mestruale può variare da un lieve disagio a crampi severi. È cruciale che le aziende non sottovalutino l’esperienza del dolore basandosi su esperienze altrui.
Mito 3: Le esperienze di mestruazioni e menopausa sono uguali per tutti.
Le esperienze variano significativamente, ed è importante che ogni luogo di lavoro consideri le esperienze individuali anziché agire in base ad una fantomatica esperienza “media”.
Mito 4: La menopausa avviene all’improvviso.
La menopausa è tipicamente il risultato di un processo graduale chiamato peri-menopausa, che può variare notevolmente da donna a donna.
Mito 5: La menopausa colpisce solo le donne sopra i 45 anni.
La menopausa può verificarsi prima, e persone di ogni età e identità di genere possono richiedere supporto in azienda per questo problema.
Mito 6: Dopo la menopausa non si verificano sintomi.
I sintomi possono persistere per tempi variabili, anche dopo la menopausa.
Mito 7: La menopausa è molto peggio delle mestruazioni; dunque, non è richiesto supporto per quest’ultime. Le conversazioni sulla menopausa hanno contribuito a rimuovere lo stigma, ma c’è ancora una mancanza di discussione sulle questioni relative alla salute mestruale.
È tempo di riconoscere che il benessere delle dipendenti riguarda l’intero spettro della salute riproduttiva. Le aziende possono e devono fare di più per supportare le proprie dipendenti, riconoscendo e rispondendo alle loro esigenze individuali.